Di Rose di maggio, d’Amore e di Bellezza

Maggio è da sempre il mese delle dichiarazioni d’amore: si dice che l’amore sboccia. Nella tradizione popolare appendere un ramo di Rosa fiorito sulla porta della fanciulla amata stava a significare: “sei bella come un fiore”, “il mio cuore è fiorito per te“. Nei tempi passati le rose sbocciavano solo nel mese di maggio (non esistevano gli ibridi rifiorenti) e tutt’oggi, le fioriture di questo mese restano le più profumate e ricche di principi attivi medicamentosi.

La storia legata alle Rose è affascinante ed antichissima. Se usiamo la fantasia per compiere il nostro viaggio indietro nel tempo, ci possiamo visualizzare su una nave a solcare i mari e percorrere le “Vie della Seta”, arrivando fino alle lontane terre di Persia che hanno dato i nativi al ceppo originario (Hulthemi Persica) dal quale hanno avuto origine tutti gli altri ibridi a noi noti. Oggi esistono circa 150 diverse specie di Rose, diffuse in quasi tutto il mondo.

Fu proprio in Persia, nell’IX secolo d.C., che fu inventata la famosissima “Acqua di rose”. Dobbiamo lode per tale creazione ad un luminare dell’epoca, medico, matematico, filosofo e fisico , il cui nome è Avicenna. L’acqua di Rose è una soluzione acquosa ottenuta dalla distillazione in corrente di vapore. Ha innumerevoli proprietà ed è molto semplice da preparare anche nella versione casalinga (ricetta in fondo all’articolo). Ciò ci permette di riconneterci con questo tramando ancestrale di lavoro con le piante e ci da la sicurezza che all’interno non ci siano conservanti che ne annullino o indeboliscono le proprietà, come spesso accade con quelle che possiamo trovare in commercio. Le Rose sono legate a Venere, pianeta dell’armonia, dell’amore e della bellezza. Le pietre associate sono il quarzo rosa, il quarzo ialino ed il diamante.

L’acqua di Rose ha proprietà lenitive, astringenti, rinfrescanti e antiage. La si può usare per la cura di pelli grasse, mature o irritate. E’ ideale per chi ha la pelle sensibile, secca o per chi ha problemi di acne, infiammazioni o rossore della pelle. Contiene vitamina A, B, C ed E che svolgono un’azione antiossidante e tonificante. E’ un toccasana per ridurre le occhiaie: per avere uno sguardo fresco e riposato si possono fare degli impacchi con dischetti di cotone sopra gli occhi. Utile anche per alleviare la stanchezza dopo ore trascorse al computer.

Per prevenire le rughe e ridurre le macchie cutanee vi lascio una semplicissima e rilassante maschera viso: riscaldate l’acqua di rose applicandola poi sul viso con un panno di cotone dopo aver applicato la vostra crema idratante. Invece mescolando zucchero, miele ed acqua di rose in parti uguali si ottiene un prodotto naturale particolarmente adatto per il peeling del viso.

Un’impacco di questa magica acqua, tenuto per circa mezz’ora sulla fronte, aiuta anche ad alleviare fastidiosi mal di testa. Per calmare dolori ed infiammazioni del cavo orale potete applicare l’acqua di rose con un batuffolo di cotone sulle zone infiammate oppure farci degli sciacqui gengivali.

L’infusione dei petali o il decotto delle bacche di rosa, assunte per bocca, hanno proprietà immunostimolanti, astringenti, toniche del cuore e sedative del sistema nervoso. Per godere delle proprietà calmanti potete anche inebriarvi con l’olio essenziale di rosa mettendolo in un diffusore per ambienti.

Un’altra meravigliosa coccola di bellezza è un bagno caldo, magari nel latte, con dei petali freschi di rosa rossa e/o rosa ed oli essenziali a piacere. Personalmente amo l’accostamento con l’olio di sandalo, che tranquillizza la mente e stimola la calma.

Ecco come si prepara in casa l’acqua di rose e cosa vi occorre:

  • 2 tazze di petali di rosa, asciutti e non trattati
  • 5 tazze di acqua distillata
  • 1 pentola con coperchio
  • 1 colino
  • 1 contenitore sterilizzato con chiusura ermetica

Posizionate sul fondo della pentola i petali di rosa. Iniziate a versare l’acqua sopra di loro, delicatamente, evitando di ammaccarli ed accertandovi che siano tutti completamente sommersi. Portate ad ebollizione e spegnete subito, non lasciate bollire. Non togliete il coperchio e lasciate in infusione per circa 1 ora. Passato questo tempo potete filtrare con un colino, imbottigliare e conservare in frigo per un massimo di 2 mesi. Se avete bisogno che si conservi più a lungo potete aggiungere 10 ml di alcool per uso alimentare.

Se questo articolo vi è piaciuto e siete amanti delle rose rimanete collegati, nei prossimi giorni parleremo anche del legame fra le rose ed il culto mariano e del loro uso in cucina. Se volete condividere le foto delle vostre creazioni o avete qualche dubbio scrivetemi pure nei commenti, sarò felice di rispondervi.

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