Un Pensiero alla Violetta

Viola L. è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Violaceae, diffusa in Europa, nelle zone tropicali e nelle Americhe. È una piccola pianta erbacea perenne che raggiunge un’altezza di 10–15 cm. Ha foglie cuoriformi od ovali di colore verde brillante disposte a rosetta. 
Facile da coltivare cresce in terreni umidi ed ombrosi. Comprende circa 400 specie che possono raggiungere i 20 cm di altezza e produrre fiori variamente colorati.

Nel linguaggio dei sentimenti, la Viola Mammola (odorata) materializza il messaggio: “Penso a te” , “Pensami”. Un pensiero profumato e prezioso, sensuale e riservato.

La Viola possiede un fiore all’apparenza delicato, che però contiene in se stesso la forza necessaria per nascere e sopravvivere all’inizio della primavera, quando ancora la stagione fredda non è del tutto conclusa. A questa sua tenacia è associato il simbolo della speranza rinnovata, della saggezza che si fa madre di un nuovo inizio. Il colore di una primavera che torna a farsi spazio.
Le Viole le troviamo celebrate nelle poesie e protagoniste di preziose opere d’arte, sopratutto del periodo Impressionista e Surrealista.


Édouard Manet, Bouquet de violettes, 1872, olio su tela, Un dono d’addio per la sua modella

I Romani erano soliti aggiungere alle bevande gli estratti ed i fiori della Viole,per renderle più gradevoli. Nell’antichità i caratteri organolettici del vino (sapore, colore e gradazione alcolica) erano più forti e decisi rispetto ad oggi. Era dunque usanza “speziarli” con erbe aromatiche, resine o miele, per renderne più buono il sapore ma anche per far si che durasse più a lungo e rallentarne la fermentazione. Degno di nota è il famoso “Violacium”, vino bianco aromatizzato alle viole. Per realizzarlo vanno raccolti dei petali freschi di Viola e vanno messi in infusione per 7 giorni a macerare nel vino. Dopo 7 giorni bisogna ritirarli e sostituirli con altri petali freschi. Questa operazione va ripetuta per un totale di tre volte, per 21 giorni in tutto di macerazione. Al finale bisogna filtrare e prima di servirlo scaldare due cucchiaini di miele ed unirli al composto. Un vino di sicuro impatto e molto romantico! 

La Viola è governata da Venere e propizia l’amore. Nella tradizione si pensa che lo sciroppo di viole lenisca le pene d’amore, scacciando la tristezza, e che il profumo spruzzato sui polsi e sul collo doni sensualità. Chi si sente bloccato dal punto di vista sentimentale può creare il suo amuleto per propiziare la fortuna sentimentale, mettendo in un sacchettino di stoffa verde, una manciata di petali di viola, rosa e verbena ed un quarzo rosa. In Francia i contadini sostengono che quando una donna anziana muore, tutte le violette nei dintorni appassiscono, a simbolo della saggezza che se ne va.

Viola Mammola, Marzo 2020

Nella medicina popolare si usa l’infuso dei fiori per tenere puliti i polmoni. Aiuta in caso di bronchite, scioglie il catarro ed allevia la tosse. Lo sciroppo alle violette può essere usato in caso di raffreddore ma anche per rasserenarsi ed avere una migliore qualità del sonno. Ad uso esterno l’infuso è utile per lavare e decongestionare le palpebre infiammate.

L’intensa fragranza che emana è da sempre conosciuta ed usata dall’industria profumiera, ma anche per le preparazioni dolciarie. Qualche mattina fa sono uscita a fare una passeggiata nel parco dietro casa e non ho resistito alla prima raccolta di Violette di quest’anno. Erano li, piccoline…ma con una presenza che non passa inosservata. Tornata a casa cosa pensate che ci abbia fatto? Le dolci violette sono diventate dei profumati e fragranti muffin, utilissimi a sviluppare lintuizione, contattare la saggezza e trasmutare le emozioni inferiori.

RICETTA PER 6 MUFFIN:

  •  125 gr di farina integrale
  •  60 gr di zucchero di canna
  •  1/2 bustina di lievito per dolci
  •  10 gr di fecola di patate
  •  80 ml di latte di soia
  •  30 gr di olio di semi di girasole
  • 60 gr di gocce di cioccolato
  • 1/2 limone buccia grattugiata
  • petali di violette (a piacere)

In una ciotola mescolare la farina , lo zucchero, il lievito, la fecola, la buccia di limone e le gocce di cioccolato. Amalgamare l’impasto e poi aggiungere il latte di soia e l’olio. Mescolare bene fino ad unificare in modo uniforme la parte secca con i liquidi. Oleare leggermente gli stampini per muffins e versare con un cucchiaio il composto per 2/3 al loro interno. Infornare a 180° e cuocere per 15/20 minuti. E buona degustazione!

Muffin alle Violette


Ci sono varie leggende legate alla Viola, fra cui che fosse il fiore che Zeus aveva creato per dar da mangiare ad una ninfa, sua concubina, che aveva dovuto trasformare in una giovenca per non farla uccidere dalla gelosia funesta dalla moglie Era. Personalmente la versione che preferisco è quella in cui Demetra si accorse che Ade, il dio dell’oltretomba, rapì sua figlia Persefone e dopo questo accadimento rese la terra arida e sterile. Allora, il dio Zeus preoccupato della situazione, convinse Ade a lasciare che la figlia restasse con la madre dall’inizio della primavera fino all’autunno. Questo fece addolcire Demetra, la dea delle colture, che rese la terra nuovamente fertile e coperta di piccoli fiori viola che accolsero il ritorno della figlia con un dolce profumo.

Ah…vi saluto così, con uno spunto di festeggiamento, perchè nel calendario romano il 24 Marzo era la giornata delle Viole. Sono fiori davvero speciali, che nutrono il corpo e l’anima e questo nell’antichità lo sapevano bene, tanto da dedicargli una giornata di celebrazione.

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